Nel prato dei salici piangenti
è caduta la neve
e le fronde scure ormai dimentiche
dei tenui verdi della bella stagione,
ora prone,
baciano la terra bianca.
Fra i rami ricurvi
traspare il biancore di un cielo
che dona lucente quel candido velo.
D'intorno magia,
e il freddo calore del vento
come carezze al viso.
Al limitar del prato
scorre il ruscello dall'acque bianche
che appaiono lente e stanche,
ma impreziosite di ghiaccio sottile
e come quadro d'autore
diffondon d'inverno il lucore
cantando con voce sommessa
la loro canzone di neve attutita,
se ne vanno pian, piano
laggiù verso il fiume grande,
lontano...