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Nella finzione dei giorni

Nella finzione dei giorni
se tutto brilla
è perché gli occhi hanno lenti
che riflettono immagini storpie.
Nell’inevitabilità dei momenti,
forse cade la tegola del destino
e ne seguo la strada unidirezionale.

Sotto bagliori notturni
mi trovo a camminare
e tra fiaccole barocche
scivolo su lastre di ghiaccio.
Rincorro me stesso, ombra
proiettata su muri scrostati
e frustati dal vento invernale;
non trovo più me stesso,
se non nelle stagnazioni
esigui e futili di tavoli
apparecchiati a festa e sorrisi,
che si specchiano in cristalli
sporcati da rossetti e
lasciati a bagno nella
schiuma consunta.

Le mani tremano, le labbra fremono,
il cuore non palpita e l’elettricità
sensoriale mi abbandona:
lasciarmi guidare dall’apparenza
e tutto ciò che so fare.

 

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4 commenti:

  • roberto cafiero il 08/01/2008 00:27
    questa è bella mi sembra di rivivermi bravo 110
  • Gabriella Salvatore il 05/01/2008 00:34
    le lenti a volte sono appannate, guarda con gli occhi del cuore, non avrai dubbi.. bella, mi è piaciuta
  • Riccardo Brumana il 03/01/2008 13:12
    togli i veli dell'apparenza e guarda in faccia alla realta... a volte è meglio di quanto potevi sperare. ciao.
  • celeste il 23/12/2007 23:03
    Introverso forse troppo, per me, ma efficace al massimo. Bravo. (avrei tralasciato le ultime cinque righe, sono patetiche, tolgono freschezza al resto)In ogni modo, grande

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