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Colori sfumati
I Colori che Oggi posso vedere hanno toni così splendidi e chiari
che gli occhi li percepiscono appena.
Ben triste figura al loro confronto fa l'Arcobaleno
che ogni mortale ammira estasiato quando Procella muore.
Chi è Costui che chiama gli altri comuni mortali?
Ho forse d'innanzi l'immagine umana di un Dio?
è forse un Eroe, un Imperatore?
Calmati amico non ti arrovellare,
non sono ne Dio ne Imperatore, meno che mai un Eroe,
sono solo un malato, un malato speciale.
Per la mia malattia non c'è medicina, l'unica cura è l'Amore.
Il Verde che Oggi mi è dato vedere ha i toni rosei della Speranza.
Speranza di un Oggi migliore,
poiché il Domani non mi appartiene per quale ragione ipotecare il Futuro?
quando basta un nonnulla per demolire un castello?
Un castello privo di fondamenta che al capriccio di Eolo si disperde nel Nulla.
Il Rosa rammenta l'Amore innocente, il dolce sbocciare di cuori adolescenti.
Con che parole chiamare Colori così intensi, come nomarli con termini umani?
E se Domani questo fulgore venisse a mancare?
Che importa, che domanda balzana!
Non è in mio potere predire il Futuro, mi godo l'Oggi, l'Oggi sicuro!
Ogni tanto fa capolino un Nero un po' cupo,
che il Tempo ha stinto in un languido Grigio,
vestigia di un Tempo Passato, di un Tempo Remoto,
quando Vulcano e i suoi Figli Giganti squassavano il Mondo,
frantumavano l'Uomo.
Ma il Passato non torna, sì mi appartiene,
ma non deve far Male, è solo Ricordo, Monito Eterno.
Però io so che se dimenticassi che questi Colori sono solo di Oggi,
che sono miei dall'Alba al Tramonto,
se ne berrò un solo goccio, se mi ergerò all'altezza di Dio,
allora tornerà Ieri,
quel triste Passato che troppo in fretta mi ero illuso di avere cancellato.
Come marea che monta e tutto sommerge dentro di me sale l'angoscia,
nuovamente da Oceani di Sofferenza verrò risucchiato,
nel Vortice oscuro che stritola e gira.
E sarà il Buio totale,
più Nero del Buio che vide Pinocchio nel ventre del mostro che l'aveva ghermito,
però nel fondo del sacco il Ragazzo di legno scorse una luce,
a me uomo di carne nemmeno quel misero bagliore è concesso vedere.
Mentre senza opporre resistenza discendo l'Abisso
mi appaiono Grotte ancora più oscure,
dentro alle quali Medusa, di orridi serpi chiomata,
attende l'incauto che in quelle spelonche osi l'entrare,
perché in roccia dolente sarà tramutato.
È questo il Nero!
Poi il Nero sfuma nel Viola funereo,
colore che tinge i Sacri Arredi al tornar di Quaresima:
Passione di Cristo.
Ma il Figlio di Dio dopo tre giorni risorse da Morte,
io schiavo di Bacco non lo potrò fare.
Il Rosso ha i toni violenti del sangue che sprizza,
zampilla da antiche ferite che mi ero illuso d'avere sanato.
Nuove ferite si sommano a quelle riaperte,
Nemesi si pone al mio fianco brandendo la Scure,
menando alla cieca tremendi fendenti che aprono orribili piaghe.
Un poco arretrata raggiunge il suo posto la Nera Signora,
Teschio ghignante impugna la Falce,
insieme al Grano Maturo miete l'Erba Maligna ed i Fiori Malvagi,
cui spetta una Morte precoce, una Morte violenta, non il Dolce Trapasso.
Attento che fai! sei sull'orlo del Fosso.
Non fantasticare, non lasciarti cullare dal vociar di Chimera.
L'ardente Carro di Apollo si alza radioso nel cielo,
già Selene, la Candida, s'appresta a tornare a dormire,
i tocchi gentili delle Campane
annunciano festanti la nascita del Nuovo Giorno.
Avanti, coraggio! che aspetti!
Rinnova il Voto, ripeti la solenne Promessa:
"Per Oggi, solo per Oggi, mi impegno a non bere
a non tracannare il liquame fetente,
sono solo 24 ORE.
Però se puoi oh! mio Signore, se non sei troppo occupato,
fa che il Tuo sguardo continui a seguire quest'uomo malato,
quest'uomo che chiede solo un Oggi di Pace.
GRAZIE!"
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0 recensioni:
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- una poesia a dir poco MERAVIGLIOSA...
- Molto bella nella descrizione, per il resto solo tu puoi guarirti e se credere in udio aiuta, ben venga. Michelangelo
- MEMORABILE!
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