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Aborigenes

Sorriso di avi
soglia alla mia vita
inani mani scavano luce al nulla
linfe ancestrali iniettate
rare fragranze
a bulbi miei
madri sirene equivoche
stupori, canti allevano
nelle psoriasi dei sensi
parche di ebano feticcio
si mutano in ninfe
loro pelle ofidica
irride il tempo evirato
unica vita vivere
irripetibile
a carnosa insegna di fluorescenza
nuvola audace
sfida a gas fatali, apogei
gocce di mio sangue
su filiali sfrontate iridi
pulsioni atroci, tropicali risate
la voglio dereflessa la vita
mito cosmagonico
angolare pietra ungulata
di truci castrazioni
digeriti feti
fotonici incesti galattici
con maestra, virtuosa prostituta
velata di odorose trasparenze
di sandalo.

 

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5 commenti:

  • Ezio Falcomer il 16/01/2008 16:23
    diommio, tra i Fauves
  • Ezio Falcomer il 16/01/2008 15:47
    Sì, Adelaide, dare forma per liberare, liberarsi, della violenza atavica, incanalarla in un rito, anche violento

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