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il viaggio

Sul muro esterno della torre vecchia
si arrampica una rosa,
bianca come la neve.
La piantò lì una madre,
per ricordare un figlio
perduto chissà dove.
Qualcuno lo chiamò per nome
e lui partì
senza un saluto,
né un perché.
Un cenno della testa da lontano,
in tasca due monete d'oro
e un nastro rosa antico tra le dita.
Fu tanto tempo fa.
Lungo il declivio della montagna sacra
dove fa sempre freddo
cresce una rosa,
rossa come il sangue.
La piantò lì quel figlio,
in cerca di un amore
perduto chissà dove.

 

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2 commenti:

  • Concetta Maggiore il 17/11/2011 15:42
    un figlio non si dimentica mai... semplice e bella
  • paolo veronesi il 14/02/2011 23:07
    quel figlio, forse, non sa che l'Amore che trovava era già nel cuore di sua madre che l'aveva generato

    bellissimi e intensissimi questi versi

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