Anch'io incontro spesso
il tuo "male di vivere"!
Ci sbrana il flagello,
l'ansia di sopportare
quel diverticolo andato
in suppurazione!
Era dalla nascita:
seguivo l'orme di un Maestro,
di un Saggio, non conosciuto,
semplice, come lo specchio,
limpido, come l'acqua!
Guidami dall'aldilà
coi tuoi versi viventi
È ancora il meriggio
"pallido e assorto",
ancora il mare agita
"assidui e lenti" i suoi "flutti",
ancora cerchiamo la "formula
che Mondi possa aprir"-ci!