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Fra cielo e terra sulle onde

L'albero di mimosa ancora immatura
compie coi suoi rami al vento
dei piccoli cerchi
Il magro roseto laggiù
di un'unico stelo
resiste alle docili folate
e brillano le sue foglie
all'accecante sole
che buca il cielo terso e freddo
La primavera non è lontana
e si mischia l'inverno morente
a questo improvviso caldo
in un contrasto netto, asciutto
La magnolia dorme apparentemente
i rami scuri immobili ossuti
sembrano di pietra indifferenti
al sonnacchioso ondeggiare generale
Com'è soave ascoltare il vento
ad occhi chiusi
leggero e frusciante
che soffia la sua fragranza
permettendo alle mie senzazioni
di fluire fino a un luogo distante
al limite del mio tempo
Sembra di levitare sul giardino
come una foglia attardata rimane sospesa
sorretta da morbidi palmi
della stessa sostanza dell'aria
L'ampio sibilo del vento
mi trasporta come un'onda
ad infrangermi in delicato approdo
per subito risucchiarmi con soffice richiamo
in quelle spiagge lontanissime
dove l'orizzonte è piano
e inarrivabile allo sguardo
Un rintocco di campana blocca
l'amebico movimento del mio animo
ma poi quando il suono si fa più flebile
come si allontanasse
riprendo il volo seguendolo fino alla sua scomparsa
Comprendo che posso arrivare solo fin dove odo
Le persiane steccano ai colpetti del vento
tracciando l'aria trasparente in righe spezzate
sulle case illuminate d'oro
Anche il rombo quasi un fischio cotonoso delle automobili
normalmente a me fastidioso
che ora percepisco in lontananza
ha la sua grazia e un magico incanto
Come spicchi di luce
s'accendono fra le mie palpebre chiuse
improvvisi gruppi di cinguetti
Sembra il paradiso allungare le sue estremità
Fra un rumore e un suono il silenzio assoluto
occupa come vivido riflesso lo spazio vuoto
La pianta sul balcone della mia vicina
gli angoli dei tetti
la vedova giù buon giorno dice ad un passante
Scalda questo sole ma il lieve vento è freddo
e costringe a vestire ancora abiti invernali
spesse coperte la notte
Il sole è ormai alto.

 

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2 commenti:

  • Vincenzo Capitanucci il 04/03/2008 09:05
    Magicamente divina.. questo paradiso che allunga le sue mani... fino a salutare un passante... attraverso il buon giorno di una vedova.. fra le case illuminate d'oro... mi trattengo con dolcezza per non dire di più...

    Però di notte si incomincia già a sudare

    Un abbraccio onda
    Vincenzo

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