Vento,
frusciare di foglie in una conversazione bisbigliata,
nei pomeriggi sonnolenti, bagnati dal sole di un'Estate incipiente.
Vento,
labbra incorporee soffiano una lunga nota nelle vecchie grondaie rugginose,
nelle malinconiche, piovose, serate d'Autunno.
Vento,
che muta, che si alza impetuoso in un crescendo incalzante,
nelle gelide, cristalline notti d'Inverno.
Come un turbine vasto, vagabondo,
sbarbando alberi, scoprendo tetti,
abbattendo muraglie, sbattendo qua e là i rottami,
solleva i fuscelli nascosti tra l'erba
e
va a cercare negli angoli le foglie passe e leggere
che un minor vento, in Stagioni diverse, aveva confinato,
e le porta in giro involte nella sua rapina.