Bacia la mia pelle
Dea senza pietà
e strappa via le piume
dalle mie ali finte
Ruba il mio respiro
... la mia fragilità
posando la tua bocca
fredda come metallo
su queste mie labbra
senza più desiderio
Sazia la tua sete
appaga la tua fame
nutrendoti vorace
del mio seme malato
Affonda le tue unghie
Dea senza sorriso
nel profondo della carne
fino a farmi sanguinare
Dissolvi le mie ombre
... e strazia le mie membra
mentre lecchi golosa
le mie lacrime asciutte
La tua lingua crudele
più lieve di una piuma
mi oscilla sulla gola
come lama di coltello
Il male può non esser male
se hai bisogno del dolore
come cura infetta
per evadere dal tuo male
Sarà dolce la paura
per una via di fuga
... non convenzionale