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LA NOSTRA STORIA

Dalle nostre ferite talmente profonde
Scivoleranno i grovigli della prigionia
Per te raccoglierò  boccioli nella neve
soltanto quelli che non sono nati.

Li staccherò dal ventre della terra,
mi metterò nudo e chiuderò le fosse
con l'odio che il tuo ardente fiato
mi ha insegnato che alimenta i vermi.

Tu sei l'amore che mai ho conosciuto,
quello che faremo nel corso più affollato
sconcertando prelati e fide pecorelle,
perché per lui è colato il nostro sangue;
"dèmoni" barcollanti di saggezza
sanno che il lezzo ha due diversi volti. 

Da  pendii opposti alla discese
sorprenderemo Hermes e Afrodite;
tu sei sia luna e sole, uguale cosa:
quella che ha rischiarato la mia misera via.
Gli dei andranno per noi morire soli,
ma la nostra storia siederà con loro.

 

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1 commenti:

  • ninetta ciminelli il 17/06/2007 17:16
    mi piace, la seconda la preferisco a lle altre

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