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Non vedi mai

Non sai vedere il mare
e l'orizzonte
non sai guardare nubi rosse
in cielo
né conosci il colore
della rugiada che  tesse
ricami di trasparente seta
su ragnatele in un bosco
di castagni.
Non scorgi neppure le prime
stelle, a sera, quelle dei bimbi
che non corron più
né di tuo figlio cogli mai
i sorrisi e lo sguardo
di chi attende
mentre ti regala i disegni
fatti oggi per te.
Non vedi mai se io...
Non vedi mai.

Però sai dire bene:  - Io -.

 

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0 recensioni:

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33 commenti:

  • Ada FIRINO il 08/01/2009 13:50
    Grazie Vanessa, sei gentile. Auguri di buon anno.
  • Ada FIRINO il 28/11/2008 15:11
    Grazie a te Donato, anche questa parentesi di vita è ormai conclusa. Ora vado incontro a mete più radiose.
  • Donato Delfin8 il 26/11/2008 10:05
    Solo chi sa' ascoltare riesce anche a vedere! E chi ti vede nell'anima ascolta le parole ke hai nel cuore. L'amicizia dovrebbe essere alla base di ogni rapporto!
    E amore x ogni cosa! Ma e' solo utopia? Naaaaaaaa Solo attimi ke passano e ci rinforzano! Grazie x questo racconto delle debolezze umane!
  • Ada FIRINO il 04/09/2008 10:41
    Accidenti, Vincenzo, tu mi fai arrossire e mi confondi! Sì certo, ho passato dei brutti periodi, ma seppur qualcosa si è rotto dentro, ora è passata e sono felice, anzi felicissima di essere al mondo, ora più che mai! È buffo vero, arrivare a ringraziare di avere sofferto, per avere quello che ho ora? Ebbene, sì, ora quasi ringrazio la sorte di avermi temprata e di avermi fatto conservare intatti i miei valori, per essere felice oggi e con tanti cari amici. Tui sei uno di loro e ne sono veramente lieta.
    Un abbraccio a te.
    Ada
  • VINCENZO ROCCIOLO il 13/08/2008 14:49
    Cara Ada, la poesia è bellissima; non vedo rabbia in essa, ma tanta amarezza, tanta sofferenza. Quel "non vedi mai se io" con i puntini sospensivi mi ha lasciato dentro tanta voglia di esserti vicino, di coccolarti, di accarezzarti, come si fa con i bambini, per cercare di lenire in qualche modo le tue sofferenze, che, pur appartenendo ormai al passato, restano dentro per sempre.
    Ho letto il tuo commento a Vittorio, e ci tenevo a dirti che ora che conosco meglio te e la tua storia di anni di maltrattamenti, di comportamenti ignobili da parte dell'uomo che avevi sposato contro il parere di tutti, mi sei ancora più cara. La tua sofferenza, sublimata dal grande amore prima per i figli e poi per i nipoti, ai quali hai dedicato la tua vita, non diventa mai in te rabbia o rancore o astio, ma sempre stimolo per andare avanti, ferite che hai saputo curare con una grande forza di volontà e un grande amore verso le persone a te care. Sei sorprendentemente e meravigliosamente unica, tenera donna, bellissima persona e grande poetessa.
    Sono orgoglioso di conoscere una persona come te. Ti abbraccio forte.
  • Ada FIRINO il 20/06/2008 11:26
    Augusto, è stata veramente una pagina molto amara che mi ha portato via metà della mia vita, ma non ha lasciato in me né chiusura mentale, né preconcetti o giudizi generalizzati. Al contrario, la mia capacità d'amare si è ampliata e la mia voglia di vivere decuplicata, anzi direi che è rinata! So che "l'erba non è sempre tutta secca". Un abbraccio, caro amico!
  • augusto villa il 20/06/2008 11:09
    ... Bella, veramente bella questa poesia!!!... dice tutto...
    Cavoli... a volte "Io"...è proprio una brutta parola!!!...
    Ciao Ada... spero tanto tu legga pagine migliori... nel libro della tua vita!!!
    Poesia ben scritta... Riesce a trasmettere molto bene il sentore, l'amarezza... che lascia in bocca una storia così... Brava!!!...:bacio:
  • Ada FIRINO il 16/06/2008 23:27
    Questo è stato molto peggio, Fulvio!
  • Anonimo il 13/06/2008 17:25
    Mamma mia che tristezza. Penso al mio aforisma "Il matrimonio".
  • Ada FIRINO il 26/04/2008 17:12
    Grazie Lupoalato, ricambio con un :bacio:
  • Anonimo il 25/04/2008 22:49
    Mi è piaciuta l'immagine iniziale e le sottiglie descritte benissimo.
    Il senso della poesia e espresso in modo passiaonale e quasi struggente.
    Mi è piaciuta!
  • Cinzia Gargiulo il 18/04/2008 20:51
    No!!... a bastonate li avrebbe dovuti raccogliere lui!!...
    Per fortuna ora è finita!... meglio tardi che mai!...
    :bacio:
  • Ada FIRINO il 18/04/2008 18:45
    Cinzia... poi mi toccava pure raccogliere... i cocci!
  • Cinzia Gargiulo il 17/04/2008 15:38
    E per questo Ada che ti ho detto che sei dolce anche quando ti arrabbi...
    ... questo qui però altro che rabbia, si meritava che gli rompessi tutti i piatti sulla testa!...
  • Ada FIRINO il 17/04/2008 14:58
    Hai ragione, Vanessa, l'avevo classificata tra le poesie "Rabbia", ma in effetti c'è più tristezza che rabbia in questi versi... è che io non mi arrabbio... quasi mai!
  • Ada FIRINO il 17/04/2008 12:34
    Nicoletta, ricambio il :bacio: e ti ringrazio veramente. Ho solo fatto del mio meglio per portare avanti una situazione abbatanza tragica, e non far soffrire troppo i figli, come avrebbe fatto ogni madre, credo.
  • nicoletta spina il 16/04/2008 23:28
    Ho letto la poesia, i commenti e la tua spiegazione di come è nata. Sei una donna stupenda... non mi dilungo oltre.
    Un forte abbraccio con profonda amicizia e solidarietà :bacio:
  • Ada FIRINO il 16/04/2008 15:18

    A tutti gli altri un grosso abbraccio.
  • Ada FIRINO il 16/04/2008 15:16
    Un :bacio: a te Cinzia, grazie di cuore.
    Sì, Vittorio, ho imparato a conoscerti, e mi piacciono le provocazioni, ma neanche una lacrimuccia, proprio una che una? Acci! Sto perdendo il mio carisma!
  • Cinzia Gargiulo il 16/04/2008 13:40
    Sei speciale Ada!...
    Un :bacio:
  • Ada FIRINO il 16/04/2008 10:25
    No, Vittorio, non parlavo di te, so che non sei cosi, e poi mi sei simpatico.
  • Ada FIRINO il 16/04/2008 10:16
    Buongiorno a tutti, ragazzi! Il Pubblico Ministero entra in gioco (era impegnato in un altro "processo" ). Prima di tutto vi ringrazio per i vostri graditissimi commenti, e voglio dirvi che la "polemica" che questa poesia ha suscitato mi ha sorpreso e nello stesso tempo fatto sorridere in modo benevolo. Infatti non c'è rabbia nello scritto, come dice Vanessa, solo tristezza, forse amarezza. Ma quando entra in gioco Vittorio... è uno spasso. Sono felice di poterti rispondere (sempre senza rabbia, con dolcezza). Il personaggio in questione non lavorava 10 ore al giorno, mezza giornata libera la dedicava al gioco delle carte al bar, non portava mai i bambini a passeggio (le pochissime volte li portava sempre solo al... bar, tra persone che giocavano e bestemmiavano), né giocava mai con loro, né mai ha guardato un loro quaderno in tutti gli anni di scuola. Il personaggio, alle 5. 30 del mattino, a settimane alternate, faceva colazione (preparata dalla sottoscritta) a letto prima di alzarsi (vale a dire che io mi alzavo prima di lui). Una domenica, dopo 12 anni di matrimonio, all'una del pomeriggio, dopo averlo svegliato per il pranzo, la sottoscritta... che sempre... preparava il pranzo, puliva la casa e badava ai bimbi -tre-, fu aggredita con un "sei una disgraziata!", solo perché quel giorno non gli avevo portato la colazioen a letto. Il personaggio non muoveva quasi una sedia in casa neppure quando io sono stata sul punto di morire a causa di una gravidanza extra-uterina e non stavo letteralmente in piedi trafitta da lancinanti dolori a tutto il corpo (se dicevo che non ce la facevo, che so, a lavare i piatti, mi rispondeva "lascia lì" e non si staccava dalla televisione. Per non parlare della sua violenza verbale e fisica su me ed i bambini ancor prima di sapere come erano andate le cose. Insomma, potrei continuare all'infinito con episodi del genere... durati ben 19 lunghissimi anni. E tu... direte voi? Io... sempre dolcissima, condiscendente, remissiva, ragionevole, incapace di arrabbiarmi e di farmi valere, tentando spesso di parlargli senza mai nessun risultato (o urlava o apriva la porta e se ne andava) alla fine (ah! dimenticavo, anche cornificata, derubata - ha ripulito il c/c prima di andarsene via) ho messo fine a questo strazio, col coraggio della disperazione, facendo una cosa che mai avevo pensato di fare: separandomi. Ma, direte ancora... si può essere così sceme? Sì, si può essere, quando ci si innamora di uno che si presenta con un volto diverso e non gli si vuole fare del male e... quando di mezzo ci sono tre bambini innocenti. Vedi Vittorio, l'altra campana, voleva tornare all'ovile, dopo, dicendomi che con me era stato felice... dimenticando solo un piccolissimo particolare... che io con lui non lo ero mai stata!
    P. S. Il personaggio, gli ultimi tre anni non portava più nenache lo stipendio a casa, mi ripuliva il conto e dopo, non mi ha mai dato neanche gli alimenti per i figli, senza sapere se la sera mangiavano o meno. INSOMMA... UN ESEMPLARE DI MARITO E PADRE.
    Ed io? Lo avevo voluto sposare ad ogni costo, contro il parere i tutti i miei parenti, che, al solo vederlo, avevano capito tutto prima di me. he dire? MEA CULPA. MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA!
    Ed ora? sono serena e felice di vivere ed amo molto la vita.
    :bacio: :bacio: a tutti.
  • Cinzia Gargiulo il 15/04/2008 21:09
    Hai reso bene l'idea Ada.
    Sei dolce pure quando ti arrabbi...
    Un :bacio:
  • Anonimo il 14/04/2008 19:47
    Perfetta visione del monumento: IO! Se poi strada facendo qualcuno con pazienza certosina si mette a limare quel monolite, forse cìè speranza. Se nessuno se ne occupa, è un'occasione sprecata che attenderà un'alto giro di giostra. Molto coinvolgente. sono riuscita a nuotarci dentro questa megattera di se stessa. nel
  • Anonimo il 13/04/2008 18:05
    Quanto siamo distratti di fronte a tutto ciò che ci stà intorno? Quante volte ci fermiamo per chiedere ad una persona a noi vicina: "Come stai?"? Quanto invece siamo concentrati su noi stessi? Purtroppo è un difetto di tutti noi: corriamo, corriamo e non ci fermiamo mai per vivere fino in fondo ogni emozione di una vita, comunque, non infinita... Bellissima riflessione, Ada, da me condivisa in ogni sua sfumatura...
  • giuliano paolini il 13/04/2008 11:30
    ho proprio oggi riflettuto sull'orgoglio ed ho realizzato che un po' più di amore verso il bistrattato amor proprio sia necessario per andare un po' oltre

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