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Pan pane per tutti alla ricerca di casa e lavoro

Quando arrivano quei Piroscafi
Quelli navi di fuoco di morte e speranza
Alle tremiti  isole di

Mi trema la voce davanti a tanta miseria
A quanta  vita vengono qui a cercare

Pantelleria

Pan pan mi perseguiti sempre ovunque

Cosa possiamo fare
davanti a questa moltitudine
di bisognosi affamati affanni

Dovremmo forse imbarcarci noi
Lasciare posto fare spazio
Anche noi abbiamo troppi problemi qui

Un saggio Grillo l’ha comicamente suggerito
Portando con Se magari qualcuno di l’oro

Noi colonizzatori
Abbiamo fatto molto più male che bene
Alle anime dei loro paesi

Diventeremo coloni invitati invitanti
Alzando il timone verso l’alto
Nel cielo più profondo
Lassù in alto in Cielo

In ogni galassia costellazione
Ognuno di noi troverà il proprio pianeta

Sarà  coscienziosamente
Regina-Re e Suddito

Un augurio di essere


                                  un Reginaldo dello Spazio erboso

 

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4 commenti:

  • Giuseppe Aricò il 13/04/2008 18:45
    Mi piace il taglio del tuo ragionamento poetico. Problema difficile da risolvere con gli strumenti di potere (sociale e politico) la tua prospettiva mi piace anche se i poeti contano talmente poco...

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