Bella e profonda poesia, oggetti e immagini molto singolari, descrizione di una scena in un momento di sguardo non corrisposto a causa della nuova generazione non compresa dalla precedente, comprensibile.
Anonimo il 03/03/2009 20:37
un po' triste il luogo però moderna nella composizione, pare leggere un racconto di Moravia.
.. i sassi che restano... in fondo al secchio...
chi li vive con l'eredità di sangue... con nuovi fiori a cui insegnare a profumare...
chi invece solo..
li vive e li tira nello stagno a fatica...
o inconsapevolmente...
che strazio
che pena...
che tristezza...
che spreco...
bellissima riflessione..
profonda poesia.
ciao Laura