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NEMESI

Figlia dell’Oceano e della Notte,

vago come un'ombra tra le spoglie dei mortali.
Il mio dono che si chiama Morte,

indignata per le tue colpe o uomo,
distribuisco secondo giustizia e merito.

A smisurati successi e sfrenati orgogli
io ti colpirò con grandi sventure e penose umiliazioni.

Gelosia e collera degli dei strumento,
la mia vendetta punitiva ti colpisce,

ripristinando spezzati equilibri
e restituendo al destino il suo ritmo.

Equilibrio inalterabile dell’umana condizione,
sono il tuo principale pensiero diurno

ed il peggiore incubo notturno.
Sono il tuo primo Amore

e la tua ultima Speranza.
Io sono la tua

NEMESI!

 

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5 commenti:

  • Ada FIRINO il 05/08/2008 09:16
    Tagliente, incisiva... suprema Giustizia!
  • Maurizio Lombardi il 27/05/2008 16:48
    mi è piaciuta molto la figura della morte (se ho capito bene) che ripristina equilibri spezzati e ridà al destino il suo ritmo, l'idea di una morte che ci rende tutti uguali (sempre se ho capito bene). comunque complimenti, bella poesia!
  • suzana Kuqi il 22/04/2008 10:59
    bellissima

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