Nella sfumatura così reale
come crollare da una cascata di olio bollente,
accarezzato da begonie, nardi e altre piante inutile,
raggiungo un scenario ipotetico di salme paesane
in una carneficina sentimentale, dove l’emozione
non ha spunti per sudare nemmeno fiato per urlare.
Mi rattristo;
animali meccanici come ballerine bulgare
del buon odore e delle gambe furbe.
L’occhio non trattiene la resistenza della lacrima
e di paura o inerzia?" cade.
Il tramutamento della lacrima in sorriso è un pianto moderno, dei testimoni della vergogna e dei complici della paura.
Infondo;
un bacio è una forma d’affetto. Un schiaffo la stessa forma ma ad alta velocità, ovvero, odio.
Indubbiamente;
mi sento perito in indifferenze?" cerco ad ogni costo di alzare la mia temperatura corporea.