Ti immagino nel buio,
concentrata ad odiarmi,
con uno spillone in mano
ed un pupazzo di cera.
Sai dove infilzare,
e non di certo al cuore,
perchè potrei morire
e tu infiorare la mia tomba.
Hai fatto una makumba,
carica del tuo rancore,
perchè pensi di goderti
lo spettacolo del mio dolore.
Non so come finirà,
e se il tuo odio sibilante,
mangerà il mio cadavere,
disteso nella polvere.
Se allora sarai sazia,
con il tuo freddo pasto,
per l'agognata vendetta
di donna ferita e tradita.
Io con te ho imparato,
che il volto dell'amore,
cambia trasfigurandosi
in quello dell'odio.
Vedo te che sorridi,
con le labbra dischiuse,
e poi col duro ciglio
e il digrignar di denti.
Odio e amore son gemelli,
che si scambiano il nome,
e non sai più distinguerli
perchè han lo stesso volto:
il tuo, per me.