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SIBILLA

come un'ostia
intinta nel greto in secca di ogni gora immemore
tu dai voce alla mia profezia
dipingi coi tuoi morsi
il cielo e la terra delle campagne
mi acclami
lacerandomi

cullami, Sibilla,
nei monologhi di tutti i tuoi turbini
nella beatitudine della tua ingordigia

 

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