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Piangevo

Impotente e' il tuo pianto
Arida la terra su cui poggi
Mentre la biscia risale sui massi
Dove sono I rossi gerani?
Quei petali di sole e pioggia nutriti
Dove sono I tuoi semi?
I pensieri in fondo ai tuoi occhi
Annegati nel vacuo e nel vano
Tormentoso diniego di te

La tua anima soffre
In cio' che di puro c'e' in lei
E gode strappando carezze
In cio' che d'infausto si sente

È il destino l'infamia che avanza?
Ricopri di melma le membra
Cosi non potrai piu avanzare
Distendi e risecca tutti i fervori
Cosi non avranno piu luce

Opaco diventa il tuo pianto
Opaca e insolente miseria
Distoglie chi passa dagli intenti più veri
Cosi d'affetto e di bonta' stellati
Cosi di gloria e liberta' immortali

Muori nefanda tristezza!
E inconsolata resta pure nel tuo lago
Ma solo tu... non io, non per mia colpa
Che di quest'aria- gia' mi pento-
Ancora non son sazia.

 

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