E la voce si smorzo’.
Come lucciola di giorno
Scomparve l’animella dentro al pianto
Vicine com’erano le nuvole
Cosi da sentirle sul palmo
Palpitando il cuore le sfuggiva
E l’ingenua e piu’ bugiarda
Voglia di perche’
Passo stridente e le disperse
Limiti scoprirono allora
Che allora insospettavo
Dietro le onde di capelli un po’ piu’ corti
Il tratto definito e ineludibile
Di una realta’ che stomaca
Si strinse
E gli anelati margini sfumati
Piu’ sfumarono
E s’infransero…
Lasciando al cielo
Il vuoto di un oblio
Che ti celo’:
Dietro a una porta chiusa sbattendosi
E chiavi in fondo al mare…