username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Paola che ride

Ti ho visto ridere, Paola,
e ti ho visto piangere.

Ti ho visto spingere
in salita la tua vita.

Ti ho visto perdere
ed aver paura,
tremare tra la gente.

So che vedi ai tuoi piedi,
il baratro aprirsi,
ma tu non guardar giù.

Ridi, e sentirai l'eco
della tua risata, risalire
dall'abisso e sostenerti.

Ridi, in faccia alla sfortuna,
alla gente, che guarda indifferente,
ridi in faccia agli egoisti, ai qualunquisti.

Ridi in faccia agli amici,
che non sono mai veri,
ai parenti carnali e venali.

Ridi in faccia alla città,
a chi poteva aiutarti,
a chi doveva ascoltarti.

Ridi in faccia al mondo,
e vedrai una luce
salire dal profondo.

Una forza tremenda, una speranza,
un contrappasso divino,
una porta dischiusa.

Una faccia sincera,
una mano tesa,
qualcosa, qualcuno.

Un angelo forse,
che sentirà
tintinnare l'argento
della tua risata,
ti guarderà nel cuore
e non troverà cattiveria,
ma solo tristezza e ingiustizia.

Vedrai, saprà darti un posto al mondo,
ed una vita nuova.

 

0
8 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

8 commenti:

  • Giada Aliffi il 22/12/2010 14:53
    bella e spontanea! mi piace molto!
  • Anonimo il 02/03/2010 09:45
    Trasmette tanto sentinento anche in virtù della spontaneità. Ottima sintassi ma parole semplici. La semplicità paga. Un caro saluto.
  • Anonimo il 13/06/2008 14:23
    Bella poesia, denota una grande sensibilità. certo che la doppia faccia che tu ci presenti nel tuo profilo viene fuori dal giudizio che dai della mia poesia "non voglio mica la luna".
    Quando uno dice di se puttaniere... e poi cambio di rotta per un amore andato male, riconosci che hai dei problemi esistenziali che io non ho. Quindi è un azzardo dire che il primo uomo che mi conquista mi piega come una pianticella travolta da un tir...!!!??? Io dò lezioni antistupro e la prima cosa che insegno è l'indipendenza da mezzi uomini che ti vogliono travolgere come un tir. Se lo capisci lo stupro quasi mai avviene... se avviene, allora difendersi, io so come e lo insegno!!! Capito???
  • Pablo X il 03/06/2008 16:46
    Grazie per i commenti, questa poesia è dedicata ad una amica davvero sfortunata.
  • Paola Reda il 02/06/2008 18:17
    Ehi Pablo... sembra scritta per me! Ovviamente no, ma me la sono sentita cucita addosso come un vestito. Comunque grazie per la bella emozione: ho rivisto allo specchio la mia vita, la mia caduta, il mio grande sforzo per ritornare a vivere... grazie ad una mano tesa che mi ha aiutato. Bellissima dedica.
  • Maria Gioia Benacquista il 02/06/2008 15:37
    Pablo è bellissima la tua poesia e la tua esortazione ad essere più forti delle avversità e della crudele indifferenza della gente. Qualcuno prima o poi l'aiuterà... Fortunata Paola ad avere un amico come te.
    Mi è piaciuta moltissimo.
    Maria G.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0