adamino la rileggo e mi fa ricordare dei prime tempi della mia esistenza sul sito, e di come ti ho conosciuto.!!!!!!!!! tu lo ricordi? so già la risposta. ho letto pure il mio vecchio commento. ho ragione sai!!!!
La mia vita intera, la nostra vita... da raccontare su un foglio bianco Sei sempre molto autentica nei tuoi commenti cara Eli e visto che mi vai un milione ed un :bacio:
Cara Marta, che gioiello che mi hai donato sei riuscita con la tua bravura letteraria a rendere magnifico il mio pensiero... per non parlare di me che esco come mai avrei osato descrivermi... non potevo sperare di meglio baci, baci per la tua delicatezza
Adamo è uno scultore: non scrive, cesella, è uno scultore della parola, con naturalezza, pazienza e semplicità. Il foglio è la sua materia, l'animo sensibile e l'acuta intelligenza i suoi strumenti.
Riflette, elabora, lima, un lavoratore instancabile, per offrirci il meglio come risultato. Sapientemente non dà, di proposito, "solo" la sua visione, ma ci lascia una libertà interpretativa da adattare al nostro personale sentire e proprio l'ultimo verso di "Ciclo di noi" ne è esempio. Ma prendiamoci per mano e cerchiamo di seguire il percorso creato dal nostro autore.
"Ciclo di noi": il viaggio infinito di una vita, della VITA, che parte chissà da dove, chissà quando, chissà verso che meta, sappiamo solo che aspettiamo il nostro treno, fermi in stazione, IN ATTESA.
Eccolo è arrivato, saliamo, è l'UNO: l'incontro con il nostro destino. inizia il viaggio, ne seguiamo, IN SINTONIA, il movimento.. rettilinei, curve, frenate. È il SECONDO passaggio.
Nulla è eterno, però, si arriva sempre a un capolinea, al nostro SCIOGLIERCI, al TERZO momento, al divino, all'energia spirituale, alla chiusura di un CICLO, che è inizio del sucessivo, perchè CICLO è anche eternità.
Ma Adamo è poeta d'amore e la sua lirica può essere anche la sintesi del sentimento più ricco e dannato che ci sia dato vivere.
Con lucidità ne ha enucleato i tratti più salienti, universalizzando ciò che tutti abbiamo vissuto.
Beviamo il caffè, aspettiamo. Lavoriamo, aspettiamo. Sognamo, aspettiamo. Non c'è un tempo per l'incontro: avviene, in un attimo e l'attesa diventa cammino; non si è più soli, ci si scioglie, ci si perde, ci si ritrova, forse ci si trasforma in "altro" o altro si crea... ma Adamo è libertà e "un terzo per scioglierci" lo possiamo leggere anche come un addio, un saluto, perchè dopo essere stati compagni di viaggio si è scesi a fermate diverse, per proseguire su altri binari, verso altri cicli.
Penso che realmente non conosciamo la strada... la durata del viaggio... solo parentesi che se siamo fortunati potrebbero essere quelle di una vita intera. Brava a superare l'ovvio cara Sofia :bacio:
Questi versi corti... questi pensieri semplici e ricorrenti ci scorrono dentro e desiderano auscire allo scoperto Cara Maria T. riesci a trovare sempre le parole giuste :bacio: ni
L'ultimo verso può voler intendere che dopo tanta attesa tutto si consuma troppo in fretta o che ci si può "sciogliere" l'uno per l'altra, magari per un bel pò...
Breve e intensa!
Un :bacio:ne
Grazie cara Charlotte quando scriviamo lo facciamo per noi... xrò a volte doniamo qualcosa e allora ci sentiamo bene e felici un :bacio:
Anonimo il 08/06/2008 15:24
riflessiva... sui momenti della vita che sono particolari e che giungono all'improvviso ci rapiscono e portano via... lontano dalle vita acui eravamo abituati... catapultandoci in uqlcosa di nuovo per poi lasciarci soli