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[Senza titolo]

So già che ti perdi negli occhi di un altro
lasciando i miei chiusi in un pianto.
Dici “usciamo”, la sera,
ma provo vergogna
a tener tra le dita una mano lontana…
Meglio da solo,
annoiato e stanco,
seduto sul letto d’un ricordo distante…
Meglio che vada,
sono fatto per me,
per i miei pensieri.
No,
io non conosco la noia, quando
sono solo.

La folla mi confonde
e mi allontano,
da te,
da voi, dal resto… e il mio passo m’annulla.

Nel buio d’una strada
senza echi
ho smesso di ridere:
ho riso poco.

Salgono le immagini del dolce vino
e la strada smette la notte...
Il collo altalena
il fiato s’allenta.

Inizia la festa dove anch’io danzo
E sono col mondo.

 

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4 commenti:

  • Anonimo il 20/09/2008 11:31
    Mi hai fatto rivivere momenti e situazioni,
    sopiti dalla galanteria del tempo...
    ... li ho riscoperti vivi ed indelebili.
    Ahimé, nulla si cancella.
    Ma il pianto prima o poi tramuta sempre in sorriso.
    In vino veritas? ma Sì, e allora danza.

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