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Girone

Lascia sì l'orride mineree l'osta
qual vento in terra a lungi chelle sposta
e li lumini a Lui santi li stuta.
Ha... Quan lo vil, assottirrato sia
in falsa Terra Santa, qua lui la reputea.
Quand'anc'orrido volgo al pentimento
sia unto alla preghiera d'illusione
le giunte mani, allo di vuoto tese
sappiano i vili, non esservi sorprese
di là dal salto, cui ambeduno bela.
Pria scivola la fronte nell'Averno
innanzi al falso prete con la croce
coll'olio a caso, di Rota disprezzante
di corpi beceri, qual tocca lor di sorte...
Tragiche scimmie. Ridono! Già morte...

 

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3 commenti:

  • elio roberto rinaldi il 27/10/2009 20:12
    ok
  • giuliano paolini il 22/06/2008 09:56
    il troppo bello quando e' assai distante dal comune senso di comprensione lascia le parole al solo autore e' bello anche cosi' mi dispiace questo mio aver macchiato una pagina sublime. sinceramente ammirato.

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