Tutto svanisce e tutto torna
Negli oggetti il ricordo, l’odore e il suono
Viola di giovinezza e violoncello d’amore
Fragili note del tuo corpo
Mia figura instabile nell’apparenza
Sfumano i contorni e le memorie
Queste ed altre storie potrei ma non voglio: raccontare
Dinnanzi a me il respiro e le labbra carne
Il fuoco e il tuo deserto
Mi corrisponde certo e tengo
A portata di mano per dimenticare
Vicinanze di demoni di mezzogiorno
E alito della notte che soprassiede
I suoi confini mi concede
Per fuggire dove un tempo fui delfino.