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A portata di mano

Tutto svanisce e tutto torna
Negli oggetti il ricordo, l’odore e il suono
Viola di giovinezza e violoncello d’amore
Fragili note del tuo corpo
Mia figura instabile nell’apparenza

Sfumano i contorni e le memorie
Queste ed altre storie potrei ma non voglio: raccontare
Dinnanzi a me il respiro e le labbra carne
Il fuoco e il tuo deserto
Mi corrisponde certo e tengo

A portata di mano per dimenticare
Vicinanze di demoni di mezzogiorno
E alito della notte che soprassiede
I suoi confini mi concede
Per fuggire dove un tempo fui delfino.

 

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4 commenti     3 recensioni    

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3 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 01/06/2016 09:13
    Fantasiosa e bellissima che merita il mio plauso tutto!
  • Anonimo il 20/10/2013 03:48
    apprezzata.. complimenti..
  • Anonimo il 13/04/2012 12:55
    ... è già tanto
    sapere che un tempo
    s'era delfini,
    la tua è una poesia
    della memoria,
    complimenti.

4 commenti:

  • Manuela Magi il 05/06/2010 11:04
    Siamo forse parenti?
  • Anonimo il 19/02/2010 15:02
    bravo delvino che crei buchi tra l acqua e l aria e uno ne hai da cui una entra e l altra esce
  • tanya belletti il 26/03/2009 20:42
    molto bella
  • Vincenzo Capitanucci il 24/06/2008 07:01
    Meraviglioso Delfino Amico... un respiro dalla labbra di carne... in cui tutto torna..

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