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GLI ARANCINI

Due arancini e un tè
sono il mio pranzo:
per cinque giorni, in piedi,
tra ambulanti cinesi
e colletti tesi tra cravatte e giacche.
Come si ingoia male un arancino
se pensi che a Montalbano
li fecero diversi ed eminenti.
Diversi come i suoi i giorni
alle prese con cadaveri eccellenti;
intarsiati da misteri da sbrogliare
per menti che odiano dormire.
Qui è diverso: le nostre vagano
sul peggio del sopore,
tra il bicarbonato
del primo pomeriggio.

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 19/04/2012 10:21
    Gustosissimi e assolutamente originali, questi tuoi arancini! ***** Franco

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