Il primo giorno
Fu segnato
Dal sonno nel sale
E gigantesca stella rossa
S’immerse nella lentezza siderale
Ed io
Partii
Il secondo giorno
Ebbe la forza
Di sopravvivere alle intemperie
Che ne impedivano l’ascesa
Naturale,
Coprendolo con nubi di piombo
E foglie di malinconie volanti,
Che siglarono la forza delle mani,
L’una nell’altra indissolubili
Ed io restai
Il terzo giorno
È impresso nella mia anima
Ed io
Nella sua incalcolabile immensità…
Il terzo giorno
Ingloba
La mia umile essenza,
Come stratosferica palla di fuoco
Invade fermo
Il mio sempre
E lo brucia...
E vivo
Con la sua immane forza
Caparbia e indomita,
Nella sua calma apparente,
Di morbido,
Unico,
Sogno.