Vorrei poterti raccontare di quel momento in cui le mie labbra si sono schiuse,
di quell'attimo in cui il sapore di te mi fece tremare, del calore di quel contatto che sciolse il mio respiro,
del meraviglioso istante in cui il mio alito entrò in te, si fuse con il tuo e divenne ansimo.
Vorrei ripercorrere l'infuocata strada delle tue labbra e dei fremiti che percorsero il mio corpo,
vorrei raccontarti dei percorsi lenti delle mie mani su di te,
vorrei parlarti di quel luogo in cui i nostri sensi si accesero,
della struggente corsa con cui i nostri corpi si cercarono e della gioia con cui si trovarono.
Vorrei poterti parlare del luogo e del momento in cui impazzimmo insieme e fummo per un infinito attimo una cosa sola.
Ma lo spazio e il tempo si presero gioco di noi, forse uno dei due barò, si respinsero e come linee eternamente parallele presero a percorrere l'infinito gettando il nostro attimo nel mondo dell'improbabile.
Solo gli echi giungono a noi riflettendo nei tuoi occhi struggenti sorrisi che entrano nei miei come spilli di dolore.