Un dolore mi sorprese
dove pulsa il battito
quando indifeso
incontrai i tuoi occhi.
Io ti sorridevo
mentre mi arrendevo
alla tua bellezza
e al rossore acceso
delle tue labbra.
Timidamente ti chiesi:
Fammi entrare!
E le porte del tuo santuario
s’aprirono d’incanto
e penetrai incerto
in quel luogo oscuro
dove avrei raggiunto
la perdizione completa
o la redenzione eterna.
Lungo la navata centrale
raggiunsi l’altare
dove deposi la mia passione
brividi ci spettinarono la pelle
tra amplessi di puro piacere.