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L’organo sensibile dell’anima in musica di frenetico amore

Alzati lava stira
Pulisci smacchia i pavimenti
C’è una macchia di cera nera
Celata sotto il nuovo divano rosso

Prepara cucina lava i piatti
Piatti sempre piatti senza profondità

Nelle infinite spezzanti onde
dell’oceano del fare in fretta

Senza tregua corri a destra e sinistra
Tanto è lo stesso la terra è tonda

E tu sei una spolvera semplice tonta

Fai la spesa fra le code della posta
Compri pomodori chiedendo francobolli
Litighi davanti a sportelli sempre più maleducati

sei sempre in sosta vietata
Hai fretta devi tornare ai fornelli

Ma quanti fringuelli sul tuo davanzale
Sono sempre lì a molestarti
Vogliono toccarti pizzicarti
per vedere se sei di carne vera

ti sporcheranno i vetri
Con questo incessante carne vale

Li avevi appena puliti ieri
Dopo i fuochi d’artificio del domani
Da quelle piogge acide trascinanti
Corrodenti anche le più belle

protesi dei tuoi inafferrabili irraggiungibli sogni
nei raggi raggianti di godibili Soli

Quanti strascichi di polvere
Restano intorno a te per te
Non puoi neanche tentare
di tenere le finestre aperte
Non finiresti mai

pericolosamente perdi te

Polveri sottili s’insinuano dappertutto
Non facendoti più respirare
O saranno i peli del gatto

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