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bombay

Strada ammantata di consueto.
Vele di cuoio riparano le luci
degli occhi azzurri dietro le vetrine,
nastri di cuoio spesso, grate di tombini
su anime passanti.

Sono acqua i miei colori
sul ferro nero. Sono sterpi
i miei pennelli
a rinvenire in un rigagnolo di strada.

Lacrima di Bombay
sorgente dal bassofondo
gonfia gli oceani
che attraverso in silenzio,
pago della Parola.

È un "no" accasciato nel sonno
il mio sorriso uguale.

 

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2 commenti:

  • Anonimo il 18/03/2009 12:28
    “Pago della parola”
    Questa poesia ha scavato ed ha scritto la memoria dell’autore.
    Questa poesia scava è scrive la memoria del lettore.
    Questa poesia è Universale.
    Sono onorata di averla letta e, sono felice di essere solo amante della poesia, altrimenti, avrei fatto un commento “consueto”… .
    Che chiusa!!! “ È un "no" accasciato nel sonno/il mio sorriso uguale.” Grande opera!
  • Vincenzo Capitanucci il 07/08/2008 08:24
    Quanti tombini... sulle anime passanti... ed una lacrima di Bombay... cerca di gridare disperatamente il suo Si...

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