Io ti osservo dentro un pianto,
con le palpebre affannate
e il mio respiro,
sembra solido ai tuoi occhi...
Libellula sopra il papiro
che la debolezza tua conosci
e non t'accorgi d'esser sola,
come me disteso
e il prato
che m'addorme anche la mente,
che si tiene stretto un sole
a cui non dice... degli amori nella notte
o di colui che piange e uccide
e poi le storie... nel buio dimenticate.
Tramonta sulle gote mie la sera
e chissà dove tornerai tu sola.
Erba, mani, nuca e mento,
poi il Signore e i suoi pianeti,
il mio spirito che sente
fra le nubi il nostro cielo.