Provo rabbia e pietà,
quanto mi stanno sul cazzo i filosofi,
ed ogni verità
lontana dagli approdi dei politrofi.
Questa è la via, questi il bene e il male,
indica il dito, svelto;
questo è il principio per cui tutto vale,
questo è il verbo che ho scelto.
Robusto come il marmo, certo come
un pirito nel vento
oh, che tormento, questa presunzione:
tutta pietra e cemento.
Io sono per l’incerto.
Chiamalo “flash” od illuminazione;
così io mi diverto
senza per forza far speculazione.
Gioco coi suoni ed acciuffo emozioni;
e sento, sento, sento.
Tocco oro, ambrosia, muco e mozziconi:
sballottati dal vento.
Con la tua corta vista
che non di molto supera il tuo naso
mi dirai: qualunquista!
Ed io risponderò: parole a caso.