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Sosta campagnola

Si alza
portato dal vento,
l’odore di legna bruciata
e si posa
sulla vigna già spoglia,
sfiora le chiome argentate
degli ulivi
e corre verso il mare:
sento sapori,
odori di tempi lontani.
Ora il profumo di polpette
avvolte in foglie di limone
stuzzica la gola
e il pane caldo,
saporito, sano
sazia fame d’amore.
Fuori cielo nuvoloso,
ma io respiro la mia luce.

 

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2 commenti:

  • Riccardo Brumana il 14/09/2008 21:53
    bello sentirsi in pace con il mondo... piaciuta.
  • sabrina balbinetti il 10/09/2008 23:03
    che meraviglia Rosarita mi piace tantissimo... mettere su carta i profumi... gli effluvi... non è cosa per tutti.. e tu sei stata bravissima!
    baci sabry

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