Era rimasto solo da quasi quattro anni,
il mondo aveva cominciato ad ignorare la scomparsa dell’uomo,
divorandone le città e gli insediamenti,
cancellando le tracce della civiltà umana,
e sancendo la rinascita della natura, il trionfo del verde,
l’apoteosi del riso divino nel fragore delle onde nell’infinito oceano.
il sole tramontava indifferente
sui quasi quattro anni di solidarietà al concetto
di resistenza contro il tempo,
resistenza all’inevitabile,
che l’uomo attuava strenuamente.
Poi un mattino decise che era ora di finirla.
Scelse la spiaggia che frequentava da bambino,
circa quaranta anni prima, un lembo di dune e arbusti,
dove si intravedevano i resti di una passerella di legno,
come mausoleo e iniettandosi il violaceo veleno nelle vene
sembrò sorridere
avvinghiato alla morte
mentre diveniva un’orchidea d’ombra e luce