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Di tufo suono nudo

Sempre caro mi fu questo palazzo
ed ogni sua crepa; è la pietra
sulla quale divenni un dì ragazzo
ed ora che son pazzo, lì la cetra
di tufo suono nudo.

Sempre cara mi fu la via notturna
è, con passo di seta che conduce,
l’alcova dove stornare ogni paturna,
per poi nell’urna riporre la luce
di tufo suono nudo.

Di tufo suono nudo è la misura,
la pura voce atavica e l’orpello;
nel tufo imprime il verso lo scalpello.

E queste voci impresse dall’arsura,
impresse avrò sul marmo dell’avello,
ma oggi è ancora vita e mi arrovello.

 

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4 commenti:

  • gabriella zafferoni sala il 12/01/2009 10:38
    duramadre, limbo, encefalo, area del broca..
    ma anche archetipi, miti, evocazioni ancestrali..
    odori di muffe, umido, terra, aria fredda, vento, pietra...
  • sabrina balbinetti il 28/09/2008 06:13
    groviglio di emozioni e ricordi che riaffiorano dell'aldo bambino...è sempre un piacere leggerti
    ciao sabry
  • Vincenzo Capitanucci il 27/09/2008 21:20
    Salutiamo con piacere una parte del cervello... tanto la pura voce atavica...è gia incisa con lo scalpello...

    Splendida nudità... ballando nudo in una nudità ancora più nuda... e non vestitemi per favore... con le vostre pudiche nubi...
  • giuliano paolini il 27/09/2008 20:43
    aldo ha il cervello spento ed io celebro con un buon calicetto
    onore a tal fantastico black out riappropriamoci delle candele

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