Il mare ci osservava silenzioso,
sereno, come se stesse dormendo.
Appoggiando sulla riva le onde stanche
sembrava che ci chiedesse di raccoglierle
con le nostre giovani mani.
I tuoi sensi si ubriacavano di quella pace
come un bambino con i racconti di fiabe antiche,
ed io non riuscivo a starti accanto
senza stringerti tra le mie braccia,
una volta, un'altra... un'altra ancora,
mentre i battiti fuggivano
spezzando i sigilli dello scrigno del mio cuore.
Ti inondavo di me, ti colmavo la vita
con l'immensitá della mia anima,
benedicevo la tua esistenza
tra tutti gli esseri della terra,
e anche il mare ti benediceva,
mentre con i piedi
sfioravi la sua infinita trasparenza.
Lo stupore del tuo volto
si rifletteva su quelle acque rotonde
che avvolgono il mondo.
Giocavi a tirarmi la sabbia,
ed io, come per uno strano incantesimo,
non potevo smettere di accarezzarti con lo sguardo,
con un sentimento eterno negli occhi
e l'ansia di te tra le mie dita.
Il mare ci osservava silenzioso
mentre i nostri corpi
compartivano l'amore...