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Villa Pamphilii

Sfioravi quell'erba come fosse un velluto,
seduta sul prato per un breve riposo,
dopo la corsa,
a Villa Pamphilij.

Seguivo la mano, il suo movimento,
quelle dita operose, forti e gentili
componevano musica,
che io solo sentivo.

Eri bella distesa su un fianco,
senza trucco e con larghi vestiti.
Eri bella ai miei occhi,
che cercavano i tuoi.

Una ciocca ribelle ti velava il sorriso,
e il respiro affannava il tuo seno.
Eri dolce e salata ai miei baci,
che non potevo non darti.

Ogni tanto mi chiedo, se il pensiero di me
ti accompagna: ti risorge nel petto.
Se il mio viso si sfuma col tempo,
se la pelle ricorda i miei baci.

Se il destino di amarne una sola,
una persona soltanto, solo te e te
per sempre è sol mio:
è mio solamente.

Se è mai giusto che ti ami in silenzio
senza dirti più niente, aspettando.
Nascondendoti agli occhi,
alla carne e alla mente.

 

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5 commenti:

  • ANNA MARIA CONSOLO il 05/01/2009 16:56
    Bene, con questa ti sei riscattato! Senza il tarlo della gelosia è megli! Mi pare che i tuoi pensieri fluiscano in modo armonioso, ed è così che si presentano i tuoi versi. Un bel sorriso! Sono perdonata!
  • Sonia Di Mattei il 03/11/2008 20:24
    sei bravo, mi piace come scrivi

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