C'era una volta un pesce congelato.
In tutta fretta è stato cucinato.
Ora occhieggia avvilito
adagiato a bordo mensa
con un'immensa
ferita nel costato.
Non abbiamo gradito,
ci ha offeso il palato
quell'ultimo guizzo trasognato
del rifiuto.
Mah, questo Woland-Vallarino povero in lessico, grammatica, ortografia e concetti, che pure, a suo dire, ha seguito le lezioni di Sanguinetti, ora vive a Londra. Speriamo che nel Regno Unito intendano le sue corbellerie come problemi di lingua.
Ma perché poi questa composizione difetterebbe di metrica? Vediamo: 11-11-7-8-5-7//7-6-10-4 A-A-B-C-C-A//B-A-A-D. Come lo vogliamo chiamare? Saracineo Una Tantum. Così il beota Vallarino sarà soddisfatto.
P. S.: Tu negli schemi ci stai abbondantemente, sig. Vallarino-Woland: gli schemi dei supponenti ignoranti che si coprono di ridicolo auto-incensandosi. A buon intenditor poche parole.
Brutale ma intensa, ironica ma triste, sentimentale ma cinica.
C'è tutto in questi pochi versi. Che cagionano dolore come "un'immensa ferita nel costato".