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Il tragico sfiorire dell'inverno

Vagava per le strade quella sera
cercava il tepor di primavera,
trovó il soffio freddo dell'eterno,
il tragico sfiorire dell'inverno.
Uscí di casa per recarsi al molo,
con la sua moto intraprese il volo.
Gli amici lo aspettavan per la pesca,
era lui chi doveva portar l'esca.
Non arrivava all'appuntamento,
l'attesa poi si trasformó in sgomento.
Vagava per le strade quella sera
cercava il tepor di primavera,
trovó il soffio freddo dell'eterno,
il tragico sfiorire dell'inverno.
Era una notte tiepida d'aprile
e gli altri lo aspettavan sul pontile.
Non arrivó giammai a quell'impegno,
la morte lo trattenne come pegno.
Perí sul colpo, non senza dolore,
perí quel giovane, quel fresco fiore.
Vagava per le strade quella sera
cercava il tepor di primavera,
trovó il soffio freddo dell'eterno,
il tragico sfiorire dell'inverno.
E adesso che nei campi del divino
potrai tornare ad essere bambino,
nessuno potrá mai dimenticare
quella tua voglia matta di volare,
quella tua voglia d'inseguire il vento
in cui hai trovato morte, ma contento.
Vagava per le strade quella sera
cercava il tepor di primavera,
trovó il soffio freddo dell'eterno,
il tragico sfiorire dell'inverno.

 

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19 commenti:

  • Fiscanto. il 06/10/2009 00:54
    ben fatta... lirica... bella! Piaciuta tanto!
  • nemo numan il 26/12/2008 08:14
    bellisssima
  • Simona Flamenca il 04/12/2008 03:14
    grazie mille a tutti voi per i vostri commenti
  • Riccardo Brumana il 11/11/2008 21:52
    bellissima come poche.
    quanti morti per le strade, basta poco e le porte dellaldilà si spalancano...
    io stesso ho rischiato molto per un incidente in moto.
    basta davvero poco...
  • Aradia Aidara il 19/10/2008 03:19
    molto molto bella
  • Aedo il 18/10/2008 15:10
    Non è facile riuscire ad essere incisivi, usando la rima. Tu invece lo sei stata, dando alla poesia una caratterizzazione personale e una tinta di malinconia. Facciamo in modo di non farci sorprendere dallo sfiorire dell'inverno e di riscaldarci col dolce tepore della primavera. Brava!
    Ciao
    Ignazio
  • Simona Flamenca il 17/10/2008 01:54
    ed é soltanto tuo!
  • Dolce Sorriso il 16/10/2008 23:47
    bella descrizione
    davvero brava
  • Simona Flamenca il 15/10/2008 21:49
    grazie Francesco... io prima scrivevo tutto in rima e edecasillabi o settenari, ultimamente meno... proprio per pigrizia, a parte che da qualche anno scrivo pochissimo perché non sono molto ispirata... pazienza! verranno tempi migliori! un abbraccio.
  • Giuseppina Iannello il 15/10/2008 10:35
    Profondità e richezza di sentimento, si evincono da questa poesia che fa trasparire, anche, le speranze dei giovani, i sogni, in un anelito costante al tepor della primavera che si identifica con il bello e con l'amore. Hai fatto una cosa bella a rendere omaggio a quei poveri giovani. Bellissima poesia.
  • Paola Bonc il 15/10/2008 09:47
    Tristissima... ma bella!
  • Simona Flamenca il 14/10/2008 22:56
    Diciamo che sono vari amici miei, morti in vari incidenti stradali... ho voluto riunirli tutti in un'unica poesia.
  • luigi demuro il 14/10/2008 22:54
    Bellissimo canto ai misteri della vita. Complimenti. Luigi

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