Molte volte mi sono chiesto
perchè scrivo i miei pensieri
che non sono nien'altro
quello che i miei occhi vedono
e poi li trasmettono al mio cuore.
Non sono un poeta
e neanche uno scrittore
ma soltanto uno qualunque
che vede le sofferenze dei popoli
martoriati dalle guerre
e dalla fame.
Costretti ad emigrare
in un viaggio forse senza arrivo,
ma nei loro occhi io leggo
la speranza di un mondo migliore.
Aprite gli occhi, non rimanete ciechi
a tante sofferenze, a tanti lutti,
porgete la vostra mano, non denaro,
essi hanno bisogno di calore, di amore.
E allora, quando incontrerete
una di queste persone, non abbiate timore,
abbracciatela e chiamatelo fratello,
solo così vi accorgerete
che in quel momento abbracciate Gesù
e sentirete liberare il vostro cuore.
Fatelo, ed io poi vi dirò:
" Ecco perchè voglio scriverlo."