Tu, figlio mio e grande uomo,
Tu, mio orgoglio,
tu, grande gioia che mi ha donato la vita,
tu, che ti alzi presto per andare in ufficio, per tornare la sera,
tu, che nella pausa pranzo, mi telefoni per chiedermi come sto,
tu, che quando rientri a casa, mi saluti dicendomi, ei come va nulla facente,
tu, con il quale condivido tante delle mie passioni,
tu, che dai uno scopo alla mia esistenza,
ecco tu sei e solo tu sei.
Ora la mia vita sta tornando alla normalità,
e la prossima estate, se tu lo vorrai, potremmo tornare a percorrere i sentieri delle nostre amate montagne.