username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Pronto soccorso a Bagdad

Corpi
spezzati
lacerati
con arti mancanti
o lasciati
in posizioni innaturali
ed impossibili,
corpi sventrati
mutilati
bruciati
da bombe
mine antiuomo
o colpi di mortaio,
corpi di bambini
di adulti
di entrambi i sessi
e di tutte le età,
corpi trascinati
su luridi stracci
che un tempo
vicino eppure
infinitamente lontano
erano lenzuoli
da portantini improvvisati
coperti
sporchi
di polvere fango e sangue
loro e dei feriti,
spoglie urlanti
agonizzanti
o prive di vita
in cerca di aiuto
di cure
di qualcuno
che non finisca di ucciderli
e gente intorno
che si affolla
che sgomita e si fa largo
che parla mille lingue
arrotolando le parole
nella frenesia
di chiedere aiuto
tutti li
sotto quella tenda
improvvisata
protetta solo da quel simbolo
rosso in campo bianco
che in ogni angolo del mondo
ha eguale significato,
vi aiuteremo

 

0
7 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

7 commenti:

  • Alessio Cosso il 04/12/2008 16:28
    ... si ho scelto bagdad ma poteva essere un posto qualsiasi dove una qualsiasi guerra uccide i popoli e violenta la terra...
    voleva essere un omaggio a coloro che ogni giorno dedicano la loro vita a salvare quella degli altri in condizioni tremende e l'eco dell'urlo disperato di chi in quelle situazioni difficili ci vive e ci muore.
    grazie a tutti di cuore per il commento...
  • Anonimo il 28/11/2008 22:39
    Stralcio di folle quotidianetà.
    Bravo, scriverne, fa in modo che nessuno dimentichi, l'orrore.
    Ciao Alessio
    Angelica
  • Michelangelo Cervellera il 28/11/2008 22:18
    Questa è la guerra, questo è l'uomo, che uccide in nome di credi farneticanti sia di religioni che di potere, l'importante è prevaricare gli altri per sentirsi sempre più forti.
    Una poesia che mette in mostra le tragedie quotidiane e per fortuna esistono organizzazioni che rischiando la vita danno un po' di sollievo alle persone coinvolte in queste tragedie.
    Michelangelo
  • francesco muscarella il 28/11/2008 18:45
    Molto forte, agghiacciante hai descritto una realtà che non dovrebbe esistere.
    Complimenti!
  • Paola Bonc il 28/11/2008 13:17
    bella e tragica allo stesso tempo... situazioni già viste attraverso gli occhi di un amico, difficili da dimenticare.

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0