Ci volevamo divertire
non c'era nulla da fare,
andiamolo a bruciare.
Il suo dolore?
È solo un barbone,
ha per letto la panchina,
un cartone per coperte
ed il cielo come tetto.
E che c'importa,
nella lotta quotidiana,
è stato dalla vita
gia totalmente sconfitto.
Chiunque tu sia,
avrai senz'altro un'anima
migliore della mia.
Non ti chiamerò barbone,
avrai un nome che non so.
Prendi la mia mano,
stringila nella tua,
senza sbirciar per una volta
le tue lunghe lente ore.
Lasciami gustare
la grandezza del tuo cuore.
Te lo dico rigonfio in petto
sperando sinceramente
che dal tetto del tuo cielo
ti sorrida un angioletto..