Sfoglio i miei giorni
come Margherite,
sfrondo i ricordi,
tanti,
anch'essi gialli.
Appesi
a comparti
all'albero di Vita.
Impacchettati
con nastro colorato
e fogli sgargianti.
In cima
ricordi di gioia,
florescenti
e mai spenti.
Ai lati,
cascate
di giorni scioccamente
vissuti,
assaporati
e mai
completamente goduti.
Attraversati
col freno a mano tirato,
perchè uomo
alla ricerca del più.
Nel mezzo
i pacchi opachi
con dentro i rimorsi,
le scelte sbagliate,
i flash
di come poteva essere
se si fosse fatto al contrario.
Giù, in fondo,
interrati,
i giorni neri,
che sempre lastrica la Vita.
Nutriti
da disperati perchè
e amari rimpianti.