poesie » Poesia sulla vita » L'uomo dai mille travestimenti
L'uomo dai mille travestimenti
È l’uomo che sceglie la direzione
Ma da sempre è l’animale che cammina
Uniti da miliardi di cromosomi
Scissi da millenni d’educazione
L’Uomo dai Mille Travestimenti
Molto velocemente si avvicina:
-Hai calpestato i miei sentimenti-
Parla con calda voce adirata
Il volto diafano d’innamorato
-Il mondo è solo un’illusione-
Urla poi con voce bene educata
Ha il viso vecchio di Platone.
Si ode la canzone dell’innamorata
Amore amore caro amore
I modi in cui t’amo voglio cantare
I modi in cui t’amo devi contare
I modi in cui t’amo voglio contare
I modi in cui t’amo devi cantare
Tu sei la gioia tu sei la gioia
Del mio cuore del mio cuore
I modi in cui m’ami voglio cantare
I modi in cui m’ami devi contare
I modi in cui m’ami voglio contare
I modi in cui m’ami devi cantare
Tu sei la gioia tu sei la gioia
Del mio cuore del mio cuore
Amore amore caro amore
Fai felice la tua bambina
Cantagli ora la conzoncina
Racconta con quanto ardore
Tu mi ami sera e mattina
Lui risponde dal fondo della cucina
Dove se ne stava quatto e rintanato
Ad ascoltar alla radio il campionato
-Ma lascia stare i canti e i conti
Accontentati per ora che ti monti-.
La Bella e la Bestia da sempre unite
Nell’Uomo dai Mille Travestimenti
Che adesso litiga con se stesso
Sul giusto rapporto tra i sentimenti
E gli istinti erotici del sesso
Sussurrano con voce dolce e flautata
-Nell’Universo non siamo che Monadi-.
Il volto di Gottfried Leibniz sorride
E individualmente con mano guantata
Lento si accarezza godendo le gonadi.
Una donna per l’eccitazione sviene
Una ragazza per la vergogna viene
Un signore grida come un ossesso
Che il male del mondo è il sesso
Un insegnante calvo di religione
Dice che non c’è più educazione
E palpa di nascosto la donna svenuta
Che nel frattempo si è già riavuta
Ma subdola l’incoscienza ora finge
Perché il trattamento la convince.
L’Uomo dai mille Travestimenti si
Accarezza la fluente barba bianca
Dicendo alla gente con voce stanca
-Ooh tesoro come sono eccitata
Tu mi hai già rapito il cuore
Amami, vieni da me, amore amore
Che per te son già tutta bagnata-
Applausi fragorosi della gente
Poi si spoglia molto lentamente
Fino alle graziose sue combinazioni
E il suo corpo casto di fanciulla
Scatena in tutti voglie ed emozioni.
Una campanella argentina squilla
Un grasso signore dalla mano sudata
Ora grida –Ti voglio tutta spogliata-.
Dal cielo piovono i fiori d’arancio
Mentre del reggiseno salta il gancio
E il pubblico urla con voce eccitata
Nuda Nuda Nuda
Ti vogliamo nuda
Togli anche la mutanda
Fai vedere la pudenda
Nuda Nuda Nuda
Ti vogliamo nuda
Ora l’Uomo dai Mille travestimenti
Maliziosamente illuminato dai riflettori
Lancia al pubblico baci sorrisi e fiori
Poi con noncuranza la sua candida manina
Gioca col pizzo elastico della mutandina.
Cupi dal fondo avanzano tre precettori:
Essi inalberano tutti un grande cartello
Infisso dritto proprio nel cervello
Il nemico dell’Uomo è la sua natura
Perciò gli istinti dobbiamo inibire
Che la bestia faccia sempre paura
Coro di voci bianche sullo sfondo
Oh biricchina biricchina
Tesoruccio della mammina
Oh biricchina biricchina
Tu sei una brava bambina
Oh biricchina biricchina
Non togliere la mutandina
L’Uomo dai mille travestimenti le tette
Nasconde con gesto esperto e indolente
Sulle spalle un grigio mantello si mette
Copre con le mani il viso duro da soldato
Singhiozzando con garbo silenziosamente
-Non volevo. Sono soltanto innamorato.
Dovevamo sposarci. È tutto in regola.
Credetemi vi prego non è solo fregola-
Satiri e ninfe si inseguono si palpano
E insieme godendo e ridendo si amano.
L’orchestra suona una marcia nuziale
Compare un cartello Qualcosa che vale
Subito satiri e ninfe nel buio svaniscono
Le donne molto calorosamente applaudono
Gli uomini molto energicamente protestano
I bimbi molto confusamente piangono
Sorride l’uomo dai Mille Travestimenti
Mentre si traveste ancora una volta
Con un bagaglio di artigli e denti
Appare un corpo da orango villoso
-Ecco signore senza infingimenti
Tutta la verità dell’uomo educato
Prima che fosse com’è: castrato-.
Immediatamente i cartelli spariscono
E i precettori di colpo ammutoliscono
Uomini e donne non capiscono
Alcuni frettolosamente escono
Spaventati
Nauseati
Scandalizzati
Altri curiosamente rimangono
Allettati
Tentati
Eccitati
Tutti comunque allibiscono
L’Uomo dai Mille Travestimenti
Saluta gentilmente i rimanenti
E se ne va grattandosi il ventre.
123
un altro testo di questo autore un'altro testo casuale
0 recensioni:
- Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
Effettua il login o registrati
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0