Le nostre scelte non ci faranno mai diventare diversi da quello che realmente siamo;
Le nostre scelte potranno raramente solo farci apparire diversi da quello che siamo.
Non possiamo scegliere di cambiare qualcosa
che non è mai stato dipendente dalle nostre scelte.
Inutile accanirsi, folle rassegnarsi.
So quali sono le tue forme letterarie preferite e devo dire che mi do' alla saggistica, mentre coi racconti "non mi trovo". Le idee le sviluppo, ma in forma forse troppo lunga per questo sito. Il fatto di spigare con i commenti potrebbe essere visto un po' come una concezione platonica: lo scritto è troppo soggetto a fraintendimenti, quindi meglio non scrivere o scrivere dialoghi. Anche se dopo avere letto dialoghi platonici in cui i personaggi secondari dicono solo "come?" e "come no?" anche la forma del dialogo immaginario sembra un po' falsa, soprattutto perchè mancano gli spunti di critici.
Anonimo il 10/01/2009 20:35
come tua abitudine esprimi concetti molto importanti, ma non li approfondisci e li commenti solo in risposta a chi ti esprime il tu parere. il mio consiglio è quello di slegarsi dalla forma poetica e provare con le mie forma preferite, come ben sai, ovvero la prosa e la saggistica. metti alla prova la tua capacità di analisi e la tua profondità tecnica, non limitarti a buttare giù le idee
Anonimo il 10/01/2009 20:33
io starei attento a non legarmi alla forma poetica,,, quest'opera ha un buon potenziale riflessivo (come dimostri nelle tue risposte ai commenti) e ti invito a svilupparlo in un racconto o in un saggio. sai che sono le mie forme preferite e se fossi in te ci proverei
Ahhhhhhhhhhhh adesso e' tutto chiaro!!! mi piace discutere con te!!! grasssssie
Adesso concordo con te pienamente.. certo che pero' si riesce a volte a smussare un po' il proprio carattere e molto dipende ovviamente dalle necessita' e dallìevoluzione della vita. Adattamento al caos grasssie a presto
Semplice: ci sono persone che tentano in tutti i modi di cambiare quello che sono e sono convinte che ce la possono fare e dopo si sentiranno meglio. Ma alla fine cambiano solo la loro apparenza e, prima o poi, se ne accorgeranno e cadranno dalla loro felice illusione. La mia riflessione vuole dimostrare come si possa evitare di tentare inutilmente per poi ottenere un risultato opposto ed indesiderato.
PS: i cambiamenti secondo me avvengono, ma non sono certo decisi da noi. Ma forse era ovvio
No la poesia no di certo.. ma hai fatto riferimenti nel commento precedente,,
cmq ancora nn mi e' chiaro il concetto di dover fare delle scelte.. per cambiare.. le nostre maschere.. adesso un po' Pirandelliana.. cmq grazie per le riflessioni
Io sinceramente non ritrovo nella mia poesia/riflessione riferimenti alla felicità.
Tutto si può riassumere a: noi simo come siamo. non abbiamo scelto di essere così. proprio per questo non cambieremo mai con scelte volontarie. le nostre scelte non cambiano noi stessi ma solo l'apparenza: possiamo essere più coerenti o discordanti da quello che siamo.
La chiusa è la reazione (espressa con i due estremi) a questa concezione.
Perdonami ma questa visione "La regola aurea della felicità" la vedo ancora troppo "scolastica" e generica. "Nuova Stoà" , stoicismo ecc
Secondo me sono poche le cose che sono inconsapevoli e che ci fanno agire come dici. Fai riferimenti concreti.. si anche a me la chiusa piace molto come ti ho detto!
Le scelte dipendono senz'altro da come siamo, un po' come il concetto di pro-airesis di Epitteto, anche se personalmente penso che sia una scelta di fondo non consapevole. Proprio perchè inconsapevole (non dipendente dalla nostra volonta) non la possiamo cambiare. La seconda affermazione è forse la più contestabile, io intendevo dire che se facciamo scelte per cambiare ciò che siamo alla fine non ci possiamo riuscire ma cadiamo nell'ipocrisia, ma possiamo anche scegliere la coerenza (per fortuna!). La chiusa è molto particolare, soprattutto per le mille sfaccettatura della parola "folle". e sono davvero orgoglioso di averla fatta così!
Credo che le scelte che facciamo dipendano da come siamo realmente. Se si e' ipocriti lo si e' cmq indipendentemente dalle scelte. Ma forse meglio chiarire sembra molto astratto. La chiusa e' generica per me la intendo che non bisogna mai darsi per vinto e quindi la condivido. grazie per la riflessione a presto