Credendo il vento e l'astratto
di vuoti vocaboli giunti disgiunti
e l'atto giustificato
rivisto e sprecato.
Così crebbe l'albero
affondando profonde radici nel petto
alimentato dall'obolo di vita a nolo
pagato, dissetando, in gocce di dolore.
Ma or si cheta della cenere il fuoco
acceso per gioco e privo di meta
e lieta verrà di nuova era la ruota
che in circolo chiederà altro obolo
da onorar con gocce di dolore..