Ragiono e penso
al tuo viaggio
mare immenso e
poi nuvola
portata dal vento verso
terre lontane,
poi goccia discendi ripidi
in valli di fluidi specchi,
come fili d’argento
sospesa a batuffoli nembi,
poi rigagnoli smarriti,
ricongiunti, armoniosi ruscelli,
rigoglioso, fiume di vita,
oltrepassi ponti come archi di trionfo
il tuo estendersi calmo o impetuoso, poi la foce,
dove finisce e ricomincia il viaggio.