Fra l’uomo preistorico
e
l’uomo storico di oggi
solo un taglio di vestito
li differenzia
niente più
meno il taglio stracittadino
della loro stranita natura
Umana
non direi proprio
Un incontro scontro
un braccio di ferro
di epo(p)peiche epoche
in giocattoli vomita-tori di consulenza
Ciao che piacere incontrarti
mi pari una lenza
una vera asessuata bomba atomica sessuale
paraculo adesso svengo
in un orgasmo mortale
e tu mi pari una formichina parietale rampante
riempente in cipolle gli strati antichi
nelle sfoglie delle tue ante vuote memorie
Poi arrivò per fortuna Lei
arrivò veramente la fanciulla svelata della domenica
in raggi irradianti radioattivi rai
vestita d’un topless in foglia di fico
antenne solari all’erta erette
nella gloria del dì retto treno tremante
in trasparenza disumana nuda
d’un lontano vicino presente passato futuro
dal suo pesante seno
al presente
pendo
il mio capo nero
al suo capezzolo
penzola a balzelli
di prezzemolo gardaland
nella desertica terra land
di nessun ulisse
in sette scheletri dai balzi rossi
sballo sibilante in un saggio di saggina