Nelle alte taglienti lame
dal mare inquinato in squallide realtà
Venere
è uscita in brandelli di carne
disperse le sue candide amate membra
Un seno qua
una coscia là
perle nere i suoi occhi di donna laceranti
fra le alghe dei suoi capelli azzurri
il suo innocente pube in conchiglia rotto
Passeggiando
sulle spiagge solitarie della mia fanghiglia
fra le mani ho raccolto in una bottiglia il suo rosso Cuore
lacrimava ancora in battiti d‘Amore
su una celeste imminente battigia d'onde!!!!